100 ANNI DI STORIA CULTURA E PASSIONE

Sul “NUMERO UNICO” pubblicato il mattino della gara, dedicato al “Circuito Automobilistico di Caltanissetta–Coppa Nissena” appare : ”La grande “macchina” che ha formato questo circuito automobilistico è l’ingegner Augusto Rigoletti, un uomo che alle vive sorgenti del suo ingegno sa facilmente aggiungere una straordinaria fattività. Augusto Rigoletti è il gigante degli uomini di volontà. Egli volle il circuito automobilistico nella città di Caltanissetta, che sente di amare profondamente come la stessa sua città natìa, e lo attuato denominandolo “Coppa Nissena”.
La competizione automobilistica celebrata dalle Tribune di Caltanissetta, poste “sotto il costone di Sant’Anna”, dove dame e gentiluomini sfoggiano le migliori toilettes fatte venire da Parigi e Londra, si correrà - durante “i ruggenti anni ‘20” - per tre edizioni : dal 1922 al 1924.
 

 

IN FOTO :Il Circuito di Caltanissetta – Coppa Nissena (anni Venti)

 

Dopo la vittoria del 1922 di Luigi Lopez su Itala è la Ceirano numero undici di Salvatore Curatolo ad affermarsi nella seconda edizione. Nel 1924 la Ansaldo del Barone Giulio Pucci, padre di Antonio Pucci, vincitore nel 1964 della Targa Florio, trionfa sulle strade del circuito di Caltanissetta, concludendo il primo ciclo di edizioni.

 

IN FOTO : Le prime tribune di Sant'Anna

 

Passato il periodo della seconda Guerra Mondiale la Coppa Nissena riprende nel 1949 come gara di velocità in salita sul percorso Ponte Capodarso – Corso Vittorio Emanuele, con la linea del traguardo posta dinanzi l’ingresso della sede dell’Automobile Club di Caltanissetta, l’antico Palazzo di proprietà del barone Giovanni Barile, in quel momento Presidente dell’ente organizzatore e che ha fortemente voluto la rinascita della competizione automobilistica.
La quarta edizione viene vinta da Luigi “Lulù” Bordonaro, a bordo della sua Ferrari 212 spider Touring, alla media di 84,778 Km/h.
 

IN FOTO: Coppa Nissena 1955 (Anna Maria Peduzzi, su Stanguellini 1100 Sport)

Si riprende un'altra volta nel 1951, su un nuovo percorso di dieci chilometri che dal sobborgo contadino di “Borgo Petilia” raggiunge la statua del Gesù Redentore, posto sul punto più alto del capoluogo nisseno, il Monte San Giuliano. Vince il barone Antonio Pucci su Ferrari. Il nobile madonita duellerà nelle tre edizioni successive sempre con Lulù Bordonaro, che su questo tracciato vincerà anche nel ’53, mentre nel ’55 è nuovamente Antonio Pucci a trionfare.
Seguono le edizioni del 1958, 1959 e 1960.


IN FOTO: Nino Vaccarella su Abarth-Osella 2000, vincitore nel 1972

 

Dopo quattro anni di stasi la Coppa Nissena riprende nel 1964, nuovamente sul tracciato che da Capodarso porta al rione di Xiboli, quartiere saraceno alle porte del centro abitato di Caltanissetta. Da allora i migliori specialisti delle cronoscalate italiane si danno appuntamento sul tracciato nisseno a bordo di splendide vetture come Porsche 906, Ferrari 250 GTO, Alfa Romeo Giulia TZ, Abarth 2000, Chevron e Lola.
L’Albo d’Oro della Corsa vede in quegli anni come vincitori i migliori assi della specialità come Nino Todaro, il bresciano Noris, Clemente Ravetto, Ignazio Capuano, Ferdinando Latteri, Mariano Spadafora, Amphicar, Facetti, Nino Vaccarella, Mimì Scola.
 

IN FOTO: La odierna linea di partenza Coppa Nissena

Nel 1977 il percorso viene accorciato e l’arrivo viene posto sullo stradale principale del villaggio di Santa Barbara. Si corre su questo percorso sino al 1988, con record del campionissimo Mauro Nesti che nel 1987 raggiunge la fantastica media di 159,882 Km/h.

Nell'1982 e nel 1985 si impone Benny Rosolia
Nel 1989, con i nuovi regolamenti, la Coppa Nissena si sdoppia e si disputa su due manches di 5,5 chilometri. Il dominio è ancora di Nesti che vince dal 1986 al 1991, con l’intervallo del 1988 quando la gara va a Giovanni Cassiba, che poi tornerà a primeggiare nel 2003
 

IN FOTO : L’Avv.Carlo Alessi, Presidente dell’ACI Caltanissetta con Ivan Capelli

Dal 1994 la corsa si apre alle autostoriche, conservando sempre le titolazioni nazionali CIVM e Coppa Italia. Per la 50^ edizione la gara ottiene la titolazione internazionale per il Trofeo Europeo della Montagna Autostoriche.
Dagli anni ’80 la Coppa Nissena, ad eccezione di alcune edizioni per rotazione regolamentare, sarà senza interruzione prova del Campionato Italiano di Velocità della Montagna, registrando la presenza dei grandi contendenti del prestigioso titolo. Piloti come Giulio Regosa, Mirco Savoldi, Franco Cinelli, trionfano dalla fine degli anni ’90 ai primi anni 2000, vincendo, quasi sempre la gara e con essa il trofeo nazionale. Nel 2002 arriva il primo successo dell'attuale "Re" delle cronoscalate Simone Faggioli chhe si ripete altre sette volte fino al 2019, anno del record in 3'45"44 alla media più veloce di sempre 174.100 km/h. Nell'ultimo ventennio brillano sul tracciato nisseno amche Danny Zardo con i successi del 2005 e 2008, Christian Merli a segno nel 2015/2016 e 2018 e Domenico Scola Jr. vincitore nel 2016 e nel 2017. Nel 2021 dopo lo stop a causa della pandemia del 2020, l'alloro è tornato ad un siciliano, il catanese Domenico Cubeda.

 


 

IN FOTO: Il concorso di eleganza per auto d'epoca "Caltanissetta Classica"

 

Oggi la Coppa Nissena, grazie alla presidenza dell’Avv.Carlo Alessi, al vertice dal 2012 dell’ACI di Caltanissetta è diventato un evento più articolato, che coinvolge la città di Caltanissetta per più giorni, con la partecipazione di ospiti di prima grandezza. Nel 2013 si è avuta alla Coppa Nissena la prestigiosa presenza del Presidente della Federazione Mondiale dell’Automobile, Jean Todt, unita a quella del Presidente dell’Automobile Club d’Italia Sticchi Damiani. La  Nel 2014, ha visto capoluogo, come guest star l’ex pilota della Ferrari formula uno, Ivan Capelli.
    

    IN FOTO; Jean Todt alla Coppa Nissena 2013